
Questa che vedete è la mia foto preferita tra quelle che ho scattato in Giappone; questa foto è stata scattata 10 anni fa, e ve la ripresento qua con una post produzione aggiornata e senza il ritaglio ma nella sua inquadratura originale così si può aggiungere un’ulteriore chiave di lettura.
La storia e i retroscena.
Dopo il lungo volo durato all’incirca 12 ore e vari fusi orari attraversati, la metropoli di Tokyo mi ha investito di suoni e colori.Circondato da un idioma sconosciuto in fretta l’orecchio si è abituato a prestare attenzione solo ad eventuali toni minacciosi o di rimprovero e così ho potuto lasciar vagare la mente alla ricerca di stimoli visivi.
La prima notte a spasso a piedi, costantemente distratto dai neon e dall’odore di ramen che usciva dalle piccole taverne ho preso una delle tante linee di metropolitana.
Ad un certo punto il vagone è uscito da sotto terra e mi si è aperto davanti agli occhi un panorama cittadino mozzafiato che mi ha riportato subito alla mente le atmosfere dei fumetti e dei film cyberpunk con cui sono cresciuto.
La storia nella storia.
Solo riguardandola giorni dopo al computer sono rimasto stupito da quante storie si stavano intrecciando nella stessa fotografia: da una parte il traffico e la limousine nella parte a sinistra, mentre a destra un impiegato e una donna conversano dentro una stanza.Sulle finestre chiuse del grattacielo i riflessi dei neon e della strada con poco traffico e le persone che tornano a casa.
In alto a sinistra invece si vede il riflesso del vetro della metropolitana da cui ho scattato la fotografia che va ad aggiungere un ulteriore livello a questa storia.
E i dati tecnici di questa foto?
Per i più curiosi di voi, all’epoca usavo Canon, e questa foto è stata scattata con una 5dMarkII in accoppiata ad un 50mm Sigma 1.4I dati di scatto 1/125 sec a f 2.8 e iso 3200.